I legali Cierzo e Iannaccone hanno dimostrato che i due giovani atripaldesi furono vittime e non autori di un violento pestaggio verificatosi due anni fa nei pressi dell’ex cinema Eliseo ad Avellino
Furono vittima del pestaggio e non parti attive: il giudice monocratico del tribunale di Avellino, dott. Gennaro Lezzi, ha accolto la tesi dei legali Dario Cierzo e Assia Iannaccone, i quali hanno dimostrato in aula che i due fratelli atripaldesi furono soltanto sfortunate vittime di una violenta rissa, accaduta ad aprile 2018 nei pressi dell’ex cinema Eliseo ad Avellino.
I fatti: La violenta colluttazione coinvolte sei giovani, con un’età compresa tra i 15 ed i 17 anni, più i due fratelli, all’epoca poco più che maggiorenni.
Futile il motivo alla base del pestaggio ai danni dei due atripaldesi: uno sguardo di troppo, da parte di uno dei due fratelli, alla fidanzatina di uno dei minorenni. A quel punto la banda di ragazzini colpì i due fratelli con calci, pugni e bastoni chiodati. Ad evitare conseguenze ben più gravi, l’immediato intervento degli agenti della Sezione Volanti, coordinati dal vicequestore Elio Iannuzzi. I minorenni, dunque, furono segnalati alla procura dei Minori di Napoli che aprì un procedimento penale a loro carico, mentre i due atripaldesi rimediarono ferite guaribili in una decina di giorni.
A distanza di oltre due anni, quindi, è stata dimostrata l’innocenza dei due atripaldesi.