Il commercio ad Atripalda fra passato, presente e futuro: venerdì dibattito pubblico


Da centro commerciale naturale, frutto di una secolare vocazione e di un’antica tradizione, a città priva di prospettive senza continuità generazionale e scelte strategiche: se ne parlerà il 14 settembre nella chiesa di San Nicola da Tolentino

Inaugurazione della prima associazione commercianti di Atripalda nei primi anni ’60 presieduta da Antonio Capaldo.

Il commercio, stanziale ed itinerante, è il tema del prossimo dibattito pubblico in programma venerdì 14 settembre, alle ore 18:30, nella chiesa di San Nicola da Tolentino, organizzato dalla Pro Loco e dal Settimanale “il Sabato”.

Una vocazione, quella commerciale, che la nostra città ha manifestato sin da tempi lontani, addirittura nel periodo romano secondo alcune ricostruzioni storiche. Attorno al mercato e alle varie fiere era ben sviluppato un commercio che assicurava una vastissima fornitura dei più svariati prodotti. Negli anni ’70, però, un inesorabile declino ha visto la scomparsa delle principali lavorazioni produttive che ruotavano intorno alle attività artigianali e ormai anche i commercianti storici sono rimasti in pochi, destinati a scomparire non avendo, se non in pochi casi, assicurata la continuità generazionale.

La fiera di San Marco si svolgeva nei primi anni del ‘900 dal 21 al 24 aprile in Piazza Umberto I.

Oggi si registra la fine di un processo: la grande distribuzione e non solo, abbondantemente presente nel settore alimentare, non è nelle mani di atripaldesi. Il continuo ricambio tra esercizi che chiudono e quelli che aprono è un segno di oggettiva instabilità; il Centro Servizi, che doveva servire a un rilancio per tutto il settore, è in sostanziale dismissione; l’area di Parco Acacie come spazio fieristico espositivo resta un miraggio, così come una soluzione definitivamente convincente per la collocazione del mercato settimanale, negli anni ’80 considerato il secondo mercato di bestiame del meridione dopo quello di Nola. E il giovedì era considerato quasi un giorno di festa dagli atripaldesi e dagli avventori dagli altri comuni.

Moderato dal giornalista freelance Marco Monetta, al dibattito hanno confermato la propria partecipazione:

– Alberto Alvino (coordinatore comitato pro mercato in Piazza);

– Carmine Bagnara (rappresentante residenti di via Appia);

– Giuseppe Innocenti (commerciante ambulante e sindacalista);

– Generoso Sole (rappresentante dell’associazione commercianti di via Roma);

– Paolo Spagnuolo (capogruppo consiliare “Noi Atripalda” ed ex sindaco di Atripalda) o suo delegato;

– Giuseppe Spagnuolo (sindaco di Atripalda) o suo delegato.

Durante l’incontro si tenterà di affrontare tutti gli aspetti relativi alle difficoltà del commercio al dettaglio e individuare interventi per favorire un rilancio del settore, anche magari attraverso quella che potrebbe essere considerata una provocazione: la pedonalizzazione di via Roma. Così come si tenterà di rispondere con parole di verità alla domanda sempre attuale di riportare le bancarelle al centro città, restituendo il respiro ad un quartiere come quello di via Appia che da un decennio subisce e patisce le conseguenze di scelte poco illuminate. E perché no anche della proposta governativa di introdurre i turni domenicali di chiusura. Dopo un primo giro di interventi dei relatori, i microfoni saranno aperti a quanti vorranno dare un contributo alla discussione attraverso commenti o domande.

Le foto e le riprese dell’evento saranno realizzate da Sabino Battista e pubblicate successivamente sui social.



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