Giornata di visite mediche gratuite a contrada Alvanite


Sabato mattina e sabato pomeriggio l’associazione “Isal” e l’Amministrazione promuovono la prevenzione: nei locali attigui alla chiesa di San Pio. Distribuito anche un piccolo volume omaggio sulle varie patologie

I medici si alterneranno dalle 9:00 alle 19:30

L’associazione territoriale Isal Avellino ha organizzato per sabato 14 aprile una giornata dedicata alle visite mediche gratuite in contrada Alvanite, nella fattispecie presso i diversi locali attigui alla chiesa di San Pio.

Le visite, dalle ore 9:00 fino alle 19:30, seguiranno la seguente organizzazione: dalle 9:00 alle 13:00 esami di cardiologia (curati dal dott. Fiore Candelmo), ginecologia (dott.ssa Elvira Palmieri) e otorinolaringoiatria (dott. Generoso Novia); dalle 15:00 alle 18:30, invece, prenderanno il via le visite riguardanti medicina dello sport (dott. Rocco Stanco) e oculistica (dott. Claudio Marra). Dalle 16:00 alle 19:30, inoltre, verranno effettuati anche esami inerenti l’ecografica clinica (dott. Luigi Monaco). Il ruolo di coordinatrice della giornata, infine, sarà ricoperto dalla dott.ssa Raffaella Carratù.

Nel corso della manifestazione sarà distribuito tra i vari pazienti anche un piccolo volume intitolato “Quaderno della salute” che, oltre a contenere consigli utili per adottare uno stile di vita più sano, proverà a favorire la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di conoscere le varie patologie (alla cui stampa ha contribuito anche l’Amministrazione tramite un contributo pari a 300 euro).

L’Amministrazione, inoltre, ringrazia il parroco della chiesa Madre, don Fabio Mauriello, per avere concesso l’utilizzo dei locali per questo appuntamento così delicato.

L’evento, assolutamente da segnare sulla propria agenda, rappresenta, infatti, la giusta occasione per effettuare un “check up” completo, e soprattutto per sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità della prevenzione e dei controlli costanti, dato che questi due fattori nella maggior parte dei casi permettono di sconfiggere gravi malattie oppure “obbligano” i pazienti ad iniziare un percorso di vita diverso, privo di brutti eccessi e pieno, invece, di attività salutari.



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