Il Vangelo della Domenica: Solennità di “Tutti i Santi”


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12)

B. Teresa di Calcutta, B. Giacomo Alberione, S. Pio da Pietrelcina, S. Bernardetta Soubirous e S. Daniele Comboni, del pittore G. Trevisan.

B. Teresa di Calcutta, B. Giacomo Alberione, S. Pio da Pietrelcina, S. Bernardetta Soubirous e S. Daniele Comboni, del pittore G. Trevisan.

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Commento di Concetta Tomasetti

Nella solennità di ‘Tutti i Santi’, che precede la commemorazione dei Defunti, la Chiesa ama presentarci quello che sarà il nostro vero domani. Sappiamo tutti che questa vita è un breve pellegrinaggio che Dio, il Padre, creandoci, ‘ha pensato’ per noi, per giungere alla felicità eterna con Lui. Guardando come troppi vivono ‘alla giornata’, senza un pensiero e tanto meno senza darsi un programma di santità, restiamo stupefatti e sembra impossibile tanta ‘sventatezza’. La parola SANTO, dovrebbe accompagnare la parola CRISTIANO. Ci chiediamo: Chi sono i santi? Sentiamo le parole di Papa Francesco, sempre profonde, dirette e coinvolgenti: “I santi non sono nati perfetti; sono come noi, come ognuno di noi, persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze”. La differenza con il resto dell’umanità consiste nel fatto che “quando hanno conosciuto l’amore di Dio, lo hanno seguito con tutto il cuore, senza condizioni o ipocrisie; hanno speso la loro vita al servizio degli altri, hanno sopportato sofferenze e avversità, senza odiare e rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace… I santi sono uomini e donne che hanno la gioia nel cuore e la trasmettono agli altri. Viene da chiederci: ‘Ma la santità è accessibile a tutti o solo una scelta eroica di qualcuno che Dio privilegia in modo particolare?’ Essere santi non è un privilegio di pochi ma è una vocazione per tutti… Tutti siamo chiamati a camminare sulla via della santità e questa via ha un nome e un volto, quello di Gesù. Lui nel Vangelo ci mostra la strada: quella delle beatitudini. Il Regno dei cieli, infatti, è per quanti non pongono la loro sicurezza nelle cose ma nell’amore di Dio; per quanti hanno un cuore semplice, umile; non presumono di essere giusti e non giudicano gli altri; per quanti sanno soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce; per quanti non sono violenti ma misericordiosi e cercano di essere artefici di riconciliazione e di pace’. Buon onomastico a tutti, Amici!



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