Naccarelli, il piemme affiderà al super esperto Saliva il compito di chiarire le cause del decesso


Il medico legale di fama nazionale dovrà stabilire se le ferite rinvenute sulla testa della vittima furono prodotte da un corpo contundente oppure dall’urto contro una porta o uno stipite

Maurizio Saliva, 59 anni

Sarà il dott. Maurizio Saliva, 59 anni, medico legale di fama nazionale, a fare piena luce sulle cause che hanno portato alla morte, il 19 aprile scorso, Michele Luigi Naccarelli, 54 anni, rinvenuto in una pozza di sangue nella cucina della sua abitazione di contrada Pettirossi.

In particolare, il consulente incaricato dal pubblico ministero Maria Teresa Venezia, uno dei massimi esperti sui rilievi delle tracce ematiche, dovrà stabilire se le ferite rinvenute sulla testa della vittima furono prodotte da un corpo contundente oppure dall’urto contro una porta o uno stipite. 

Il consulente della Procura ed il consulente di parte, infatti, hanno avanzato opinioni opposte, inducendo l’avv. Alfonso Maria Chieffo, legale della famiglia Naccarelli, a sollecitare una perizia “terza” per verificare “epoca, cause e mezzi di produzione e la presumibile dinamica che ha portato al decesso di Naccarelli” attraverso l’ “incidente probatorio”.

Dalla relazione del consulente del PM, dott.ssa Elena Picciocchi, emerse, infatti che il decesso sarebbe stato causato dagli effetti di un trauma cranico prodotto da un colpo sferrato al culmine di una colluttazione e che dopo il decesso il corpo sia stato spostato.

Dalla relazione del consulente di parte, dott. Umberto De Gennaro, emerse, invece, che la ferita appare compatibile con un urto del capo contro una superficie piana ed ampia, come una porta o uno stipite, causato da un malore di cui la vittima soffriva.

L’incarico al dott. Saliva sarà affidato formalmente il prossimo 4 gennaio.



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